Ho letto The Love Hypothesis (Il teorema dell’amore) per la 12 challenge 2022 e trattandosi di una rom-com ero pronta per una storia leggere e divertente. Il libro della Hazelwood in effetti è stata una lettura leggera, peccato che divertente lo fosse un pò meno. Probabilmente in parte avevo delle aspettative alte, dato che ne ho sentito parlare solo bene e c’è stato un periodo in cui la bacheca e le storie di instagram erano intasate da questo libro.
Ma prima la trama!
Dottoranda in Biologia, Olive Smith crede nella scienza, non nell’amore. Non le è mai importato granché di avere una relazione e di sicuro non le importa di Jeremy, un ragazzo con cui è uscita un paio di volte in tutto. Si dà il caso, però, che lui piaccia da morire alla sua amica Anh, ed è proprio per convincere quest’ultima che Jeremy appartiene al passato che Olive una sera bacia il primo ragazzo incontrato in laboratorio, fingendo che sia il suo fidanzato. Costui, però, si rivela essere Adam Carlsen, giovanissimo professore sexy, noto per comportarsi sempre da tiranno con tutti. Per questo Olive rimane a bocca aperta quando lui accetta di reggerle il gioco con l’amica, rivelandosi una persona affascinante e gentile. All’improvviso, un appuntamento finto dopo l’altro, il mondo di Olive viene stravolto, tanto che è costretta a mettere il suo cuore sotto un microscopio e ad analizzare i suoi sentimenti per Adam. Riuscirà a comprendere che il teorema dell’amore non segue alcuna dimostrazione?
Recensione di The love hypothesis (Il teorema dell’amore)
Lo dirò senza mezzi termini, la storia non mi è piaciuta. Non ha nulla di indimenticabile e per quanto sia uno dei pochi libri ambientati in ambito accademico la storia è piatta. Succede ben poco e alcune scene che si susseguono per me hanno rasentato il trash.
Poco coinvolgente
La scrittura è abbastanza scorrevole sebbene ci sia largo uso dello slang e di termini scientifici, ma non è una scrittura coinvolgente e in questo caso non ha aiutato che il libro sia in terza persona. La Hazelwood non è riuscita ad gestire bene la terza persona, ho trovato che allontana il lettore e lo rende poco coinvolto emotivamente. Non mi sento nemmeno di dire che i personaggi siano veri e simpatici. Sebbene mi ritrovi molto nella scontrosità e nei modi diretti di Adam è anche facile (alle volte) comprendere i dubbi di Olive, anche io mi sono sentita inadeguata, sono dubbi legittimi.
Tuttavia Olive mi è sembrata davvero ottusa alle volte con il solo scopo di portare avanti la storia, e si mette spesso in situazioni imbarazzanti e poco credibili. Infine, la storia viene spacciata come inclusiva e queer ma non è di certo il tema fondamentale del libro. Riguarda solo personaggi di contorno, mi è sembrata una presa in giro pubblicizzare la storia in base a degli elementi marginali alla stessa. Perché? Solo per avere più visibilità? Di certo non è stata la lettura dell’anno e non è di sicuro non rientrerà tra le mie fake relationship preferite.
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Un commento su “Recensione di The love hypothesis”
La tua recensione è stata la breccia cha mi ha fatto fare un po' più di chiarezza su questo romanzo. Da molto tempo lo osservo con curiosità e fascino per tutto l'hype che lo circonda, ma non so per quale motivo c'è sempre qualcosa che mi convince al 100%.
Ora riesco a capire in modo più oggettivo pro e contro del libro, e se mai lo inizierò cercherò di abbassare le aspettative!